Gobind Singh Mansukhani
(tratto da sikhnet.com)
Etimologicamente “Na” significa respiro e “Da” significa fuoco o energia. Pertanto “Nad” è una combinazione di respiro ed energia. Questo implica che il suono prodotto dagli esseri viventi proviene dai polmoni ed è emesso dalla bocca.
Ci sono due tipi di Nad: Ahat e Anhat/Anahad.
“Ahat nad” è un suono prodotto dalla collisione di due oggetti o da una manipolazione fisica, come ad esempio, rispettivamente, i cembali e la voce umana. In entrambi i casi le vibrazioni producono il suono che va a sfumare man mano che la vibrazione arriva alla sua fine. Questo è il suono che noi colleghiamo alla musica.
“Anahad nad” è un suono auto-prodotto, o quello che è chiamato “non colpito” (“non urtato”), come ad esempio la musica delle sfere dovuta a delle vibrazioni dell’etere nelle regioni più alte. Rabindranath Tagore ha scritto nella sua relazione: “Il respiro di vita di questa musica corre da cielo a cielo”. Questo è anche chiamato “sottile” o Sukhsham nad.
È il suono che gli yogi o le persone spiritualmente evolute sentono dentro di sé quando raggiungono uno stato di consapevolezza più alta. Goswami osserva, “La concezione del Nad è inseparabilmente connessa con la Kundalini o la spirale di energia che, risvegliata, parte da mulhadara (plesso sacrale) e raggiunge la sommità della testa”. Questa musica solenne è udita solo da persone spiritualmente evolute.
Guru Nanak dice: “La parola del Guru è il vero Nad”.
Ci sono due toni del nad: karkash (rigido, duro) e madhur (dolce). Il suono del boato di un’arma o del ruggito di un leone è duro e sgradevole, mentre il suono dei versi del pavone o del cuculo è dolce e rassicurante.
Tutti i suoni musicali possono essere differenziati in tre modi:
a) dalla loro magnitudine, quella intensità di rumore che dipende dall’energia usata per produrli;
b) dalla tonalità, che dipende dal numero di vibrazioni per secondo: maggiore è il numero di vibrazioni per secondo, più alto è il tono;
c) dalla qualità o timbro, che dipende dalla natura della vibrazione e dal risalto della reazione delle parti parziali più alte dello strumento.
Il Nad è collegato al Dhvani (un tipo di suono). La musica comprende dhvani dolci e gradevoli. Quando uno strumento a corde viene suonato, le vibrazioni sono prodotte attraverso il movimento delle corde, e queste vibrazioni originano il suono quando esse raggiungono l’orecchio umano. Queste vibrazioni vanno in cicli e tornano, di nuovo vanno e vengono, e così il suono continua fino a che il movimento delle corde (del pizzico) si spegne. L’unità di misura delle vibrazioni del suono è un secondo. Le vibrazioni (i cicli) variando tra 96 e 1024 per secondo possono essere prodotte dalla musica vocale indiana, mentre l’orecchio umano è capace di cogliere le frequenze del suono tra 20 e 20.000 vibrazioni per secondo.
Traduzione a cura di Sanja Skugor, Siri Sham Sunder Singh e Sujan Singh
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