(Siri Singh Sahib Bhai Sahib Harbhajan Singh Khalsa Yogiji)
Non ho una grande urgenza di insegnarvi molto riguardo me perché, dopotutto, quel che è importante è la fonte da cui io ho imparato. Io ho imparato dal Siri Guru Granth Sahib e voi potete fare lo stesso.
Il modo progressivo per diventare grandi è allora davvero chiaro. Il potere più grande su questo pianeta è il pensiero e il Siri Guru Granth Sahib vi fornisce tutti i pensieri, ogni sorta di pensiero riguardo ogni aspetto. Quindi, dov’è la forza? La forza subentra quando avete un pensiero negativo e, immediatamente, la vostra coscienza emette un pensiero positivo. E da dove può provenire un pensiero positivo? Da qualche insegnante? Da qualche esperienza? Il pensiero positivo può provenire dal Siri Guru Granth Sahib, perché è composto unicamente da pensieri positivi.
Possono esserci centinaia di migliaia di soli e centinaia di migliaia di lune, ma senza il Guru c’è completa oscurità. La domanda è: perché il Guru? Perché ci si può fidare della parola del Guru. Della parola dell’uomo non ci si può fidare. Io non mi fiderò automaticamente di tutto quello che qualcuno dice. Io ascolto sempre una persona e poi rispetto a quello che ha detto uso come pietra di paragone il Siri Guru Granth Sahib. Quindi valuto che, se è in accordo con quello che dice il Guru, allora va bene. Altrimenti, buon per lui.
Sono ispirato dal fatto che i guardiani di questo Dharma sono Guru Gobind Singh e Guru Nanak e il Guru di questo Dharma è il Siri Guru Granth Sahib.
Io non vi sto ispirando oggi e non voglio ispirarvi. Io voglio che vi alziate e che affrontiate la realtà. E la realtà è che voi siete ugualmente creati da Dio e benedetti dal Guru così come io sono creato da Dio e sono benedetto dal Guru. Ho visto avanzare questo processo in modo davvero preciso. Tra il 1969 e il 1496 c’è una differenza di circa cinquecento anni, ma non c’è differenza tra il concetto e il fluire del concetto.
Nel 1969 noi siamo stati bastonati, ci hanno sparato, siamo stati insultati, siamo stati ampiamente ingiuriati e disprezzati dalla società e siamo stati etichettati come corrotti, come manifestanti etc. E nel 1496 non c’è stato nessun evento diverso. Oggi non vogliono che facciamo parte dell’esercito, non ci vogliono nelle strade, non ci vogliono da nessuna parte. E lo stesso fu allora.
Così come la nostra anima non è cambiata, così non è cambiato il nostro destino. Allora eravamo delle guide, oggi siamo delle guide. Allora abbiamo costruito una nazione, ora stiamo costruendo una nazione e noi saremo una nazione. Nulla può fermarlo. Nulla lo ha fermato allora e nulla lo fermerà oggi. Guru Nanak è stato chiamato pazzo, è stato chiamato fantasma, è stato chiamato demone. Come non siamo stati chiamati noi oggi? Quindi qual è la differenza? È un gioco da ragazzi, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Chi sta cercando di preoccuparci sta solo sprecando il proprio tempo.
Voi dovete capire che il Dharma non è di proprietà dell’individuo. Per favore, scrivetelo sulla vostra fronte, nel vostro cuore e sulle vostre dita. Il Dharma non è di proprietà dell’individuo. Il Dharma è di proprietà ed è la priorità di chi pensa di potersela cavare con ciò che vuole e dovrebbe comprendere che si tratta del fluire dello spirito e che non c’è nulla che possiate fare a tal proposito. E quando allontanate il vostro spirito da voi, allora non rimane nulla.
Non c’è alcuna sgradevolezza tra voi e me e tra il Guru e voi in quanto sangat. Al Guru non piace la negatività e lo stesso vale per me. Il Sikh Dharma crede nel mangiare la negatività a colazione. A noi non piace nient’altro. Perché dovrei ispirarvi? È stato molto divertente quando mi è stato chiesto quale dovrebbe essere il programma del Khalsa Council. Per cinquecento anni abbiamo stabilito il programma ottimamente ed è così chiaro per noi e ora stiamo fissando il programma che dovrebbe essere. Vi dirò qual è il programma: come perdere lo scalpo e non lasciare cadere una lacrima? Come lasciar murare vivi i nostri figli di sette e nove anni e non cedere di un centimetro? Come i nostri figli di quattordici e sedici anni possono tenere testa al nemico per un giorno intero insieme a quattro altri Sikh? Come essere legati a un albero, essere segati a metà e continuare a recitare il Sukhmani Sahib? Come essere bolliti vivi e cantare ancora Wahe Guru? E io vi dirò qual è l’argomento principale del programma: come sedere su un piatto rovente mentre venite ricoperti di sabbia e continuare a sorridere? (n.d.t. Yogi Bhajan si riferisce a episodi della storia dei Sikh). Per favore, discutiamo di questo e fatemi sapere quali sono le tecnologie e quali metodi userete?
La mia parola, i miei programmi, il mio pensiero, la mia immaginazione sono davvero innamorati del Guru. Posso non essere un grande amante, ma sono un amante davvero appassionato. Questo è nei miei geni e nel mio sangue. Sono un monumento vivente di cinquecento anni di storia. Ogni graffio mai causato è ancora sul mio corpo. Io non sono diverso del Dio del cinquecentoquattro. Arriva alle persone attraverso la virtù del Guru e non abbiamo un Guru davvero molto nobile, il Siri Guru Granth Sahib. Se davvero tenete con voi queste parole, sarete felici.
È molto bello per me avere il Guru come amico e il mio amico continuerà a essere il Guru. E questa è l’unica relazione che cerco, con la Parola di Verità. Al principio fu la Parola, la Parola era con Dio e la Parola era Dio. La Parola che io adoro e la Parola alla quale mi inchino, la Parola che ricordo e la Parola che vibro e la Parola è tutta la mia vita. Il mio principio e la mia fine sono la Parola.
Emotivamente, sulla Terra, noi abbiamo sentimenti reciproci. Ci auguriamo che le persone che hanno cominciato un percorso con noi arrivino alla fine con noi. Ma io voglio solo farvi capire che è meglio che parliamo direttamente al Guru e lasciamo che Dio parli direttamente a noi. Il finito cammina verso il finito, l’Infinito cammina verso il finito, e il finito più elevato per una persona è il Guru e l’Infinito più elevato per Dio è il Guru. Così è la coscienza che stiamo praticando oggi e che continueremo a praticare.
Noi siamo fratelli del destino e sempre nelle vite familiari ci sono problemi, ci sono competizioni, ci sono domande, ci sono risposte, ci sono negatività, ci sono positività ed è il segno più sano e dovrebbe continuare così.
Noi stiamo entrando in un’Era nella quale le persone che sono mature, sobrie, che hanno esperienza, si uniranno a noi. È un’Era nella quale dovremmo essere pronti a perdere l’immaturità. Appropriarci indebitamente dello spirito non è un’attività necessaria per tutti noi e non è il nostro cammino di vita. Questi sono dieci anni di storia meravigliosa e io ne sono un ricordo vivente e un volume commemorativo. Ed è questo che saranno i Sikh.
Storicamente, siamo un fenomeno molto pratico. Se siete stati sul perkarma dell’Harimandir Sahib, allora sapete che quando raggiungete il luogo di Baba Deep Singh, esso è lì per ricordarvi che avete combattuto senza la testa (n.d.t. Baba Deep Singh venne decapitato ma continuò a combattere tenendo la sua testa su una mano). Ecco cos’è lo spirito in noi. Ecco cos’è la manifestazione di “Cherdi Kala”. Oggi non devo dirvi nulla di speciale.
Ci sono alcune persone che ne faranno a meno. Ci sono alcune isole di sabbia egomaniache che creeranno molta sporcizia. Noi non avremo mai bisogno di loro perché non sono i corpi che contano, non è la guida che conta. No, quella persona non va bene perché non ci dà il tocco del Guru. Questi ambienti non sono sani perché non ci ricordano la grazia del Guru. Questo sistema non va bene perché non esalta il Guru.
Questo Dharma si è stabilito in Occidente per Volontà di Dio e per Grazia del Guru. Né io né voi abbiamo assunto alcun ruolo. È il destino del pianeta Terra che in modo interrogativo, curioso e dimostrabile, l’energia penetrante prevarrà nella psiche e la nascita del Khalsa verrà celebrata. Si espanderà, crescerà, stabilirà la regola della Verità. Non c’è nulla che l’essere umano deve dire o fare. Cosa può fare un mortale riguardo la Volontà dell’Immortale?
Un giorno ci separeremo per sempre, lasciando dietro di noi una leggenda che verrà raccolta e sarà seguita da chi deve seguire noi nel tempo che verrà.
Traduzione e adattamento in italiano a cura di Sujan Singh e Nimrita Kaur
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