Discorso di apertura al Festival di Woodstock di Sri Swami Satchidananda

Satchidananda - Woodstock

(tratto da “swamisatchidananda.org/woodstock-guru”)

Swami Satchidananda - Woodstock

Miei amati Fratelli e Sorelle: sono sopraffatto dalla gioia di vedere l’intera gioventù dell’America riunita qui nel nome della pura arte della musica. Infatti, attraverso la musica, possiamo fare meraviglie. La musica è un suono celestiale ed è il suono che controlla l’intero universo, non le vibrazioni atomiche. L’energia del suono, la forza del suono, è molto, molto più grande di qualsiasi altro potere in questo mondo. E, una cosa che vorrei davvero augurare molto a tutti voi di ricordare è che, con il suono, possiamo costruire e, allo stesso tempo, possiamo distruggere. Anche nel campo di battaglia, per rendere animale il cuore tenero, viene usato il suono. Senza quella fanfara da guerra, quel suono spaventoso, l’uomo non diventerà animale per uccidere suo fratello. Così, ciò prova che voi potete distruggere con il suono e, se ci teniamo, possiamo anche costruire.

Perciò sono molto felice di vedere che siamo tutti qui riuniti per creare alcuni suoni – per trovare quella pace e quella gioia attraverso la musica celestiale. E sono davvero molto onorato per l’opportunità che mi è stata data di aprire questo grande, grande Festival musicale. Sarei dovuto arrivare un po’ prima per farlo ma, come tutti voi sapete, migliaia di fratelli e sorelle sono in viaggio e non è così facile arrivare qui.

L’America guida il mondo intero in diversi modi. Molto recentemente, quando ero in Oriente, il nipote del Mahatma Gandhi mi ha incontrato, mi ha chiesto cosa sta succedendo in America e io ho detto: “L’America sta diventando globale. L’America sta aiutando tutti in ambito materiale, ma è arrivato il momento per l’America di aiutare tutto il mondo anche con la spiritualità”. E, questa è la ragione per cui in lungo e in largo, vedo persone, migliaia di persona, dedite allo Yoga, dedite alla spiritualità. Tutto il mese scorso sono stato alle Hawaii e sono stato sulla costa occidentale e ne sono stato di nuovo testimone.

Quindi, facciamo sì che tutte le nostre azioni e tutte le nostre arti esprimano lo Yoga. Attraverso questa arte musicale sacra, troviamo la pace che pervaderà tutto il globo. Spesso sentiamo gruppi di persone urlare: “Combattiamo per la Pace”. Io ancora non comprendo come possano andare a combattere e poi trovare la pace. Perciò, non combattiamo per la pace, ma troviamo la pace prima in noi stessi.

E il futuro del mondo intero è nelle vostre mani. Voi potete costruire o distruggere. Ma, voi siete proprio qui per costruire il mondo e non per distruggerlo. Io lo sto vedendo. C’è una forza lavoro dinamica qui. I cuori si stanno incontrando. Proprio ieri ero a Princeton, a Stony Brook in un monastero, dove circa duecento o trecento monaci cattolici e suore mi hanno incontrato e mi hanno chiesto di parlare loro dell’argomento “Oriente e Occidente – Un Cuore”. Qui, io davvero mi chiedo se sono in Oriente o in Occidente. Se queste foto o film venissero mostrati in India, di sicuro loro non crederebbero mai che sono stati fatti in America. Perché qui, l’Oriente è arrivato in Occidente. E con tutto il mio cuore, io auguro un grande, grande successo a questo Festival musicale per lastricare il cammino di moltissimi altri festival in molte altre zone di questo paese.

Ma l’intero successo è nelle vostre mani, non nelle mani di pochi organizzatori. Naturalmente, loro sono arrivati prima per fare un po’ di lavoro. Io li ho incontrati. Io li ammiro. Ma tuttavia, il successo è nelle vostre mani. Tutto il mondo guarderà questo. Tutto il mondo saprà ciò che la gioventù d’America può fare per l’umanità. Perciò, ognuno di voi dovrebbe essere responsabile del successo di questo Festival.

E, prima che io concluda il mio discorso, mi piacerebbe che tutti voi vi uniste a me e al nostro gruppo qui nel ripetere un canto molto semplice. Come vi stavo ricordando a proposito del potere del suono, ci sono alcuni suoni mistici che la terminologia sanscrita definisce bijakshara, o “parole seme”. Noi useremo tre parole seme, o parole mistiche, per formulare il canto. E se tutti voi vi unirete incondizionatamente, dopo il canto avremo almeno un intero minuto di silenzio assoluto. Neanche le macchine fotografiche faranno click in quel momento. E in quel momento di silenzio, quell’unico minuto di silenzio, sentirete il grande, grande potere di quel suono e la pace meravigliosa che può portare in voi e nel mondo intero. Gustiamone un assaggio adesso. Le parole saranno: “Hari” è una parola. “OM” è un’altra parola. Il primo canto avrà queste due parole, “Hari OM Hari OM, Hari Hari Hari OM”. La seconda battuta sarà “Hari OM, Hari OM, Hari Hari OM”.

Ci sarà un altro canto dopo: solo una parola, “Ram”. Ripeteremo: “Rama Rama Rama Rama Rama Rama Rama Ram”. È un saggio d’esempio. È molto facile da seguire da tutti, e insieme batteremo le mani dolcemente. Perciò, ora cominceremo a un ritmo lento e gradualmente lo accelereremo. Ora chiederò a tutti i miei amici di unirsi a me. Ripeteremo la frase una volta, poi vi lasceremo seguirci (l’intero festival ha vibrato il canto “Hari Om” insieme).

Grazie molte a tutti. E ancora una volta lasciate che esprima il mio sincero augurio e le mie preghiere per il successo e la pace di questa celebrazione. Grazie.

[Original Audio]

Traduzione e adattamento in italiano a cura di Nimrita Kaur e Sujan Singh

Yogi Bhajan - Swami Satchidananda
Yogi Bhajan mostra una tecnica di riflessologia plantare durante un incontro con Sri Swami Satchidananda

 

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